Addio Alfredo Longoni
da Noi Brugherio del 4 febbraio 2023
È morto martedì 31 gennaio Alfredo Longoni. Lascia la moglie Armanda, i figli Lorenzo, Giorgio e Alberto, le nuore, gli amati nipoti. Venerdì 3 alle 15.15 il funerale a San Bartolomeo.
L’avevamo intervistato qualche anno fa e ci aveva raccontato la sua storia imprenditoriale di successo nella Altec di via Santa Margherita. Alfredo Longoni lavorava infatti come responsabile progettazione per la Pirelli cavi. Andato in pensione, nel 1994, riceveva ancora piccole richieste di modifiche di macchinari dagli ex colleghi. Ha così pensato dopo pochi mesi di rimettersi allopera, con i figli, all'inizio in una stanza di casa. Assumeva brugheresi che restavano senza occupazione, raccontava, «pensando che poi il lavoro sarebbe arrivato». Oggi la Altec è una realtà riconosciuta nel mondo ed è protagonista delle fiere di settore. Coniuga la parte creativa e progettuale della meccanica di precisione realizzando macchinari particolari per la produzione di cavi elettrici.
Ma i brugheresi lo ricordano soprattutto per l'impegno nel volontariato, per l'impegno nell oratorio San Giuseppe. «Ogni angolo dell’oratorio parla di lui
- commenta don Mario Longo, sacerdote a Brugherio dal 1979 al 1993 -. Mi viene da pensare che, anziché Alfredo, avrebbe potuto chiamarsi Ugo», dice don Mario con una delle sue tipiche spiazzanti considerazioni. «Perché era innanzitutto Umile. Aveva un'intelligenza fuori dal normale, ma era in grado di non far pesare a nessuno il suo essere "di più di tutti". Era un grande uomo che sapeva non mettere in soggezione». E poi, «aveva una grande Generosità. Era disponibile sempre, lo chiamavo a ogni ora e lui si dava sempre, tutto, corpo e mente senza farlo pesare». Infine, l'ultima lettera di Ugo è la «Operosità. Non era una persona che parlava e basta, ma faceva anche. Sapeva organizzare benissimo le cose. E la cosa più bella che ha fatto non è la sua fabbrica di successo, ma la sua famiglia bellissima. Insieme alla moglie Armanda ha fatto un’opera meravigliosa: adesso i suoi familiari dovranno abituarsi ad una diversa presenza di Alfredo tra di loro». Ripensando agli anni'80, don Mario afferma che «non c’è un episodio particolare che mi ricordi Alfredo, perché è in tutti. Come quella volta che il vento ha spazzato via le tende in campeggio. E io chi potevo chiamare? L'Alfredo, che ha organizzato una squadra di papà che è salita a risolvere la situazione. Ogni pezzo dell'oratorio ha dentro un po' di lui». Oppure «le macchinine a pedali. Sono state una cosa grandiosa, in quegli anni. Ne avevo parlato ad Alfredo e lui le ha studiate, ci ha ragionato, le ha fatte realizzare. Come sempre, per la gioia dei ragazzi. Ecco, penso che sarebbe bello organizzare in oratorio un Gran Premio di macchinine dedicato a lui, alla memoria di tutto quello che Alfredo Longoni ha fatto per i ragazzi di Brugherio».
Filippo Magni